SANDFORD&GOSTI ACTIONS PER in/FINITE FORMS (2016-2030)
The first round of strict COVID quarantine started in Perugia at the beginning of March and lasted through mid June 2020. Our project was to take a picture of the cypress in front of our house from standing in our doorway.
This is the project: Staying still heroes. Beauty is everywhere.
12 Seconds Max April 19th @baseartspace Curated by Alyza Delpan-Monley
Suspended Rocks performed at Sound Scene – Smithsonian Hirshhorn Museum, Washington DC.
Curators note: As Adrienne Maree Brown reminds us, “There is a conversation that only the people in this room right now can have. Have it.” We can still have that whole-hearted connection between the performer and the viewer. Let’s have it. Together. Alone. In twelve seconds or less.
12 Minutes Max was originated by On the Boards in 1981 and passed on to Base in 2017. Each edition is curated by different community members.
Base extends warm thanks to Alyza Delpan-Monley, Allexa Laycock, and all our wonderful applicants!
Support for Base comes from 4Culture Sustained Support Program, Bossak Heilbron Charitable Foundation and Office of Arts & Culture Civic Partners Program.
Learn more about Base at thisisbase.org. Follow us: @baseartspace.
Base Staff
Dayna Hanson, Co-director Peggy Piacenza, Co-director Dave Proscia, Technical Director Allison Burke, Operations Manager Julia Sloane, Operations Manager Kate O’Day, 12MM Coordinator/ Technical support
12sm run crew: Julia Sloan, Kate O’Day, Alyza Delpan-Monley
Base Board of Directors:
Sarah Rudinoff, President Jim Kent, Vice President
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I maggiori artisti umbri riuniti nella mostra “Linee d’Umbria”
Sabato 22 febbraio alle ore 17:00, presso la Rocca-Centro per l’arte contemporanea di Umbertide, si terrà l’inaugurazione di “Linee d’ Umbria”, la mostra curata da Giorgio Bonomi che vedrà la presenza di 25 artisti umbri. Al taglio del nastro prenderanno parte il sindaco Luca Carizia, l’assessore comunale alla Cultura, Sara Pierucci, il curatore dell’esposizione e gli artisti coinvolti.La mostra “Linee d’Umbria”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Umbertide con il contributo della Regione Umbria, potrà essere visitata fino al 15 marzo.L’esposizione riprende il titolo di un’altra esposizione curata dallo stesso Bonomi nel 1987 presso il Palazzo dell’Unesco a Parigi.Nel percorso espositivo è presente una selezione abbastanza ampia di artisti “umbri”, per nascita o per residenza.
Sono presenti varie tendenze stilistiche, varie modalità tecniche, varie generazioni anagrafiche: ecco perché si parla di “linee” al plurale. Nell’insieme viene documentata la pluralità delle diverse esperienze artistiche presenti nel territorio che è una “terra di maestri”: una regione piena di artisti di grande livello e spessore, documentati dai loro successi, in Italia e all’estero. Gli spazi dell’antica fortezza medievale umbertidese ospiteranno opere di artisti già molto affermati, quali Giuliano Giuman, l’artista del vetro e del fuoco; Bruno Ceccobelli con un lavoro fortemente simbolico; Graziano Marini invece con un’astrazione dai colori lirici e Mario Consiglio che presenta un’opera composta con vari materiali.
Allo stesso tempo sono presenti artisti, altrettanto bravi ma che, per ragioni anagrafiche o biografiche, hanno un’altra visibilità. Si presentano pittori dalle forti cromie come Ferruccio Ramadori, l’unico presente anche alla mostra nel Palazzo dell’Unesco; Sergio Cavallerin con la sua ironia “estroflessa”; Massimo Diosono con la sua nera cenere, Danilo Fiorucci con il nero del bitume accanto al colore. Diversa è la poetica di David Pompili che riprende, su un piano engagé, la pop art; e sulla stessa linea è il simbolico lavoro di Massimiliano Poggioni. Un altro tipo di “pittura” è quella di Laura Patacchia che sostituisce colori e tela con spilli e velluto; mentre pongono al muro l’opera anche lo scultore Marino Ficola e Lucilla Ragni che è pittrice, testimonianze, queste, dell’odierno superamento dei generi tecnici nell’arte.
Abbiamo poi una serie di scultori che operano con vari materiali: Eraldo Chiucchiù presenta una porcellana invetriata che appare come marmo; come l’opera, in calce solidificata, di Toni Bellucci; Tonina Cecchetti espone una sua “bambina” che se non è proprio cinica è certo ironica e inquietante. I due fratelli gemelli Auro e Celso Ceccobelli che lavorano assieme hanno creato un’opera che risente del ready made e di quello che Giulio Carlo Argan chiamava “bricolage”. I
l duo, costituito dai coniugi Sandford&Gosti che lavorano a quattro mani, mostra una scultura “aerea” che pende dall’alto del soffitto, mentre Vittoria Mazzoni e Stefano Bonacci posizionano davanti a una loro scultura un loro disegno. Infine abbiamo le opere di tre giovani artisti: una poetica fotografia di Flavia Antoniazzi; una pittura “neoromantica” di Edoardo Cialfi e un “disegno” costruito con il filo di ferro di Gabriele Verducci.
Info giorni e orari: dal martedì alla domenica, compresi festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16,30 alle 18.30. Chiuso il lunedì.
Motif Series a Central Tunis dal 19 ottobre – al 26 ottobre 2019
Performance “Sotto-Sopra” 19 ottobre
with the generous support of the Istituto Italiano di Cultura a Tunis
Motif B
Motif A
Motif 1
Motif 2
Motif 3
Motif 4
Motif 5
Motif 1b 3 colors
Motif 2b 3 colors
Motif 3b 3 colors
Motif 4b 3 colors
Emna and Gaia
Jodi, Emna, Soumaya
Performance Sotto-Sopra
Performance Sotto-Sopra
Performance Sotto-Sopra
Performance Sotto-Sopra
Performance Sotto-Sopra
Performance Sotto-Sopra
Performance Sotto-Sopra
all interno di OPEN ART WEEK ideato dall’organizzazione no-profit REA (Italia), realizzato in collaborazione con la Fondazione Rambourg in Tunisia – sponsorizzato da TunisAir
OPEN ART WEEK è un progetto nato per connettere artisti e spazi indipendenti nel mondo attraverso l’organizzazione di una settimana d’arte contemporanea itinerante. La manifestazione viaggia da una città all’altra, ospitata da piattaforme solidali di spazi d’arte che collaborano per scambiarsi creativi e, attraverso essi, promuovere internazionalmente la scena artistica più attuale della propria città e paese. Protagonisti di OPEN ART WEEK sono cinema, teatri, gallerie, centri d’arte, ateliers, musei, collettivi… che ogni anno contribuiscono attivamente alla creazione di un programma aperto a pratiche, discipline e culture innovative e rilevanti nel nostro tempo.
Si ringrazia specialmente – We would like to thank: Gaia Toschi, Emna Ben Yedder, Soumaya Cosmitto, and Polly Brooks.